COVID-19 e pazienti del fegato

Cari lettori,
Poiché i primi studi clinici e i risultati clinici su questa nuova malattia COVID-19 emergono e si sa ancora poco sul virus della SARS-Cov-2, possiamo darvi alcune informazioni e raccomandazioni per i pazienti con malattie croniche del fegato o per le persone che hanno subito un trapianto di fegato durante questa pandemia di SARS-CoV-2.
Le raccomandazioni ci sono state date dai nostri partner Epatite Svizzera e dall’Associazione Svizzera per lo Studio del Fegato – Swiss Association for the Study of the Liver (SASL), le trovate qui :
Raccomandazioni di SASL / Epatite Svizzera su COVID-19

Trattamento dell’epatite C durante la pandemia COVID-19

I pazienti affetti da epatite C si chiedono se, nonostante la pandemia COVID-19, debbano iniziare il trattamento dell’epatite C.
Se avete già dei farmaci per l’epatite C a casa o se potete ottenere una prescrizione medica e i farmaci in una farmacia per corrispondenza, dovreste iniziare il trattamento il più presto possibile.
Tuttavia, se avete ancora bisogno di vedere un medico, dovete attendere che l’Ufficio Federale della Sanità Pubblica autorizzi nuovamente le visite senza restrizioni al medico.
L’epatite C è un rischio aggiuntivo in caso di infezione da coronavirus solo se vi sono già gravi danni al fegato o conseguenze extraepatiche come malattie cardiovascolari o cancro.

La Società Svizzera per gli studi sul fegato (SASL) e Epatite Svizzera hanno pubblicato una raccomandazione per i pazienti di fegato e di trapianto, purtroppo solo in inglese, ma sarà presto disponibile anche in italiano:
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Se avete ulteriori domande, inviate un’e-mail a info@hepc.ch

AECS l’ Associazione Epatite C Svizzera e altre undici organizzazioni di pazienti lasciano l’organizzazione mantello europeo ELPA.

Nuova fondazione di un’associazione mantello internazionale in fase di studio

L’ Associazione Epatite C Svizzera (AECS) lascerà l’European Liver Patients Association (ELPA) il 31 dicembre 2018 con altre undici associazioni nazionali. Le organizzazioni si sono dimesse a seguito di un’assemblea generale straordinaria dell’ELPA tenutasi a Lubiana (Slovenia) il 25 novembre. Leggi tutto “AECS l’ Associazione Epatite C Svizzera e altre undici organizzazioni di pazienti lasciano l’organizzazione mantello europeo ELPA.”

L’ AECS interviene presso l’Ufficio Federale per la Sanità Pubblica a causa della violazione della LAMal da parte della cassa malati Atupri

La cassa malati Atupri si rifiuta di sostenere i costi di cure urgenti per un paziente affetto da grave danno epatico malgrado siano soddisfatti i requisiti della limitatio dichiarata dall’UFSP in relazione ai nuovi medicamenti contro l’epatite C. Il medico curante dell’Inselspital di Berna ha diagnosticato una malattia da HCV con fibrosi epatica > F2 (aumento della rigidità epatica >7,5 kPa misurata attraverso ultrasuoni (Fibroscan)). Più precisamente, il paziente presentava valori compresi tra 10,1 e 24,8 kPa, ossia una chiara indicazione di grave danno epatico. Leggi tutto “L’ AECS interviene presso l’Ufficio Federale per la Sanità Pubblica a causa della violazione della LAMal da parte della cassa malati Atupri”

Comunicato stampa della AECS e del Consiglio Positivo Svizzera in merito all’omologazione limitata di Epclusa®

Le persone affette da epatite C chiedono la cessazione della guerra dei prezzi a spese dei malati

La buona notizia è che Epclusa®, il nuovo medicamento contro l’epatite C della casa farmaceutica Gilead, è stato omologato in Svizzera in data 1.1.2017. Si tratta del primo medicamento che agisce contro tutti i genotipi noti del virus e che quindi rappresenta una svolta per la guarigione dei malati di HCV. Leggi tutto “Comunicato stampa della AECS e del Consiglio Positivo Svizzera in merito all’omologazione limitata di Epclusa®”

Comunicato stampa dell’Ufficio Federale della Sanità Pubblica (UFSP) del 31.10.2016

Gentili Signore, egregi Signori,

facciamo riferimento al comunicato stampa dell’Ufficio Federale per la Sanità Pubblica (UFSP) del 31.10.2016, “L’UFSP sta esaminando l’estensione del rimborso di medicamenti contro l’epatite C”.

L’Ufficio Federale intende ovviamente ampliare le esistenti limitazioni, già molto criticate, all’accesso alle terapie contro l’epatite C. In futuro anche i consumatori di droghe per via endovenosa, i malati di epatite B o le persone affette da infezione concomitante del virus HIV, nonché i pazienti sottoposti a precedente terapia senza successo, dovrebbero avere diritto al trattamento. In tal caso l’UFSP si richiama a nuovi scambi di vedute con esperti del settore medico. Leggi tutto “Comunicato stampa dell’Ufficio Federale della Sanità Pubblica (UFSP) del 31.10.2016”